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Sunday, October 23, 2011

Disastri spaziali russi di agosto: negligenza e imperizia dei tecnici

Le conclusioni del procuratore generale di Mosca

Lo schianto del cargo Progress in Siberia e la perdita del satellite Express. A rischio le missioni della Iss

Il lancio del Progress caduto poco dopo in Siberia
Il lancio del Progress caduto poco dopo in Siberia
MILANO - L'imperizia degli scienziati e dei tecnici dell'Agenzia russa per lo spazio (Roscosmos) è stata la causa di una serie di disastri che hanno messo a rischio il futuro della Stazione spaziale internazionale (Iss) e danneggiato l'immagine della Russia. Lo ha stabilito il procuratore generale di Mosca, che ha indagato sui motivi di due incidenti avvenuti lo scorso agosto: la perdita del satellite per le telecomunicazioni Express-AM4 e lo schianto del cargo Progress M12-M caduto in Siberia. Proprio quest'ultimo aveva causato la sospensione del lancio di navicelle Soyuz per rifornimenti alla Iss. Dopo il ritiro degli shuttle americani, le Soyuz infatti sono l'unico modo per gli astronauti di raggiungere la Stazione spaziale internazionale.

CADUTA - Il 24 agosto, 5 minuti e 25 secondi dopo il lancio del cargo Progress, i computer rilevarono una caduta di pressione nei motori del razzo, che vennero spenti con la conseguenza che il veicolo precipitò sui monti Altai ai confini tra Mongolia e Cina. Sei giorni prima il malfunzionamento di uno stadio del razzo Proton fece inserire in un'orbita sbagliata il satellite Express che doveva assicurare le comunicazioni governative del Cremlino destinate alla Siberia e l'Estremo oriente russo. Il procuratore generale ha chiesto azioni disciplinari e sanzioni contro «chi ha causato gli incidenti» e ha puntato il dito direttamente contro Roscosmos per la «negligenza durante le procedure» e, forse più grave ancora, «l'assenza di controlli adeguati durante la fase decisionale da parte di personale autorizzato da Roscosmos».

PROBLEMI - L'agenzia spaziale russa si lamenta da tempo per la mancanza di adeguati finanziamenti da parte di Mosca e per i bassi stipendi degli scienziati e dei tecnici specializzati. In aprile, durante le celebrazioni per i 50 anni dell'impresa del primo uomo nello spazio, Yuri Gagarin, il capo di Roscosmos, Anatoli Perminov, fu rimosso dal suo posto dopo la perdita di tre satelliti sui quali Putin puntava per realizzare una rete russa di geolocalizzazione da opporre all'americana rete Gps.

Fonte: http://www.corriere.it

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