In mezzo ci si trova di tutto: da televisori a mobili, da frigoriferi fino a barche da pesca. Sono impressionanti le immagini che ritraggono lo spostamento nell'Oceano Pacifico delle enormi quantità di macerie lasciate dallo tsunami giapponese dello scorso mese di marzo.
Si contano circa 20 milioni di tonnellate di detriti che attualmente sono in movimento verso le Isole Midway per poi raggiungere le Hawaii. Data la velocità del loro spostamento, tra l'altro, non è escluso che i resti dello tsunami giapponese possano raggiungere la costa occidentale degli Stati Uniti entro tre anni.
Ad intravedere i detriti in viaggio nelle acque del Pacifico è stato un equipaggio della 'Pallada' (nave proveniente dalla Russia) il quale, tra i tanti oggetti di uso comune immersi nell'ammasso di macerie, è riuscito ad intercettare anche una piccola nave da pesca con su scritto 'Fukushima'.
I detriti rimasti in vita dall'evento dell'11 marzo, rappresentano il triste epilogo di una tragedia che ha scosso la comunità internazionale e che si porta sulle spalle il peso di 20 mila vite perse.
Il sisma giapponese ha danneggiato non solo le popolazioni, ma si è anche macchiato della danneggiamento, in alcuni casi sfociato in distruzione, di molte abitazioni, edifici e infrastrutture.
Un dramma al quale si sommano le fuoriuscite di radiazioni nucleari le quali hanno provocato disastri ambientali irrecuperabili e hanno messo a dura prova la vita di molte persone.
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