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Friday, November 11, 2011

Incidente nucleare in corso? In Europa riscontrati “bassi livelli” di Iodio 131

Quelli che – come me – ricordano Chernobyl non potranno fare a meno di avvertire un brivido. L’Iaea, l’agenzia dell’Onu per l’energia atomica, ha appena pubblicato un comunicato stampa in cui dice che “bassi livelli” di Iodio 131 sono stati registrati negli ultimi giorni in Europa, e non vengono – verosimilmente – da Fukushima.

Lo Iodio 131 è uno dei prodotti principali della fissione dell’uranio e del plutonio. Traduzione: in qualche ignoto luogo si è verificato – si sta verificando – un incidente nucleare, e questo ignoto luogo è in Europa, o almeno molto vicino all’Europa.

Le emissioni di Iodio 131 devono pur provenire da una sorgente. Quale sia, al momento, non si sa. Ci sono fondamentalmente due possibilità: sono causate da un incidente in una centrale nucleare; oppure da una fabbrica di prodotti farmaceutici.

Curioso che nessuno si sia ancora “autodenunciato” come responsabile. E’ per questo che corre un brivido lungo la schiena: ai tempi, l’incidente di Chernobyl non fu subito reso noto, ma il mondo se ne accorse a causa delle emissioni radioattive: e solo in un secondo tempo si risalì alla causa.

La concentrazione dello Iodio 131 nell’atmosfera europea al momento è ignota; l’Iaea dice di non ritenere che rappresenti un rischio per la salute.

Lo Iodio 131 è stato ritrovato nell’atmosfera nella Repubblica Ceca (che smentisce di esserne la sorgente) e in altri (non precisati) luoghi dell’Europa, dice il comunicato stampa dell’Iaea. Fonti giornalistiche aggiungono che è stato individuato anche in Austria e Ungheria.

Europa centro orientale, si direbbe. In prima linea rispetto ad eventuali sbuffi radioattivi dei ferrivecchi nucleari ex sovietici.

Non so se, e fino a che punto, questa considerazione sulla probabile relativa lontananza della sorgente possa consolare. Io trovo semplicemente imbecille che non si dica esplicitamente quanto Iodio 131 c’è in giro, e dove esattamente lo si è trovato.

L’opinione pubblica non è formata di bambini scemi e isterici, bensì da gente adulta che ha diritto sapere, e non merita di essere posta, come dire?, sotto tutela, di ricevere informazioni solo parziali e filtrate.

Magari sarà una roba da niente come lascia capire l’Iaea. In ogni caso vorrei potermene rendere conto personalmente: ciò che è noto non fa davvero paura. Fa davvero paura piuttosto ciò che è tenuto segreto.

Fonte: http://blogeko.iljournal.it

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