A Perugia, durante la notte, si manifesta in cielo un fenomeno inspiegabile e sbalorditivo. Uno schieramento di armate celesti provenienti da Est e da Ovest si scontrano in un'epica battaglia. Una manifestazione di pari meraviglia accade a Roma verso il tramonto. I testimoni parlano di uno scudo ardente che attraversa la volta celeste.
Si tratta di due avvistamenti risalenti al 103 a.C. e al 100 a.C.: più di 2100 anni fa.
Nel terzo consolato di Gaio Mario e il primo di Lucio Aurelio Oreste, in Umbria, nelle vicinanze di Perugia uno sciame meteoritico viene scambiato per uno scontro di armate celesti, tre anni dopo il passaggio di un meteorite viene descritto come uno scintillante scudo che vola in cielo.
Gli uomini di ogni epoca hanno sempre immaginato l'esistenza di creature extraterrestri di origine divina o diabolica tutte le volte che hanno assistito a fenomeni che la loro scienza o religione non era in grado di spiegare: miraggi, aurore boreali, manifestazioni tardo vulcaniche o meteoriti.
"Alcuni fenomeni del passato hanno trovato spiegazioni razionali altri, invece, restano un mistero anche con le attuali conoscenze," commenta Paolo Boselli del CISU di Torino (Centro Italiano Studi Ufologici).
"Sono molto soddisfatto del successo di pubblico e mediatico ottenuto dal 26° Convegno Nazionale di Ufologia. Abbiamo festeggiato i 150 di storia d'Italia presentando un libro di Pietro Torre dal titolo Strane luci nella storia d'Italia che raccoglie tutte le segnalazioni di fenomeni anomali nel nostro Paese dall'antichità a oggi. Comprese quelle di Perugia e Roma del 103 a.C. e del 100 a.C."
La filosofia di fondo è quella di ragionare sulla fenomenologia degli Ufo in una prospettiva più moderna e culturale. Non è una questione di fede ma di dubbio.
"Ho iniziato ad appassionarmi per gioco all'argomento. Con il passare degli anni i miei dubbi sono aumentati. Non tutti i numerosi casi di avvistamento hanno trovato una spiegazione scientifica," spiega Toselli. "Non so se gli alieni siano buoni o cattivi. Io non ne ho mai incontrato uno e solo una volta mi è capitato di vedere delle luci anomale in lontananza. Se ci basiamo sulle testimonianze dirette di incontri ravvicinati ne emerge un profilo vario. Ci sono gli indifferenti, gli aggressivi e i filantropi. Meglio sospendere il giudizio."
Il dubbio alimenta la curiosità e lo spirito di osservazione. L'esperto del CISU ci rivela che ancora una volta viviamo in un periodo di crisi e sembra non ci sia altra soluzione per riemergere dalla situazione in cui sprofondiamo, se non un aiuto da fuori. L'attesa degli Ufo può essere più alta ma a Paolo Toselli interessa osservare il fenomeno per quello che è. Alcune volte è spiegabile e altre no.
"La cosa curiosa e documentabile è che, a partire dal 2000 in Italia, gli incontri ravvicinati sono pressoché scomparsi, nonostante il sensibile aumento delle luci a distanza. Un fenomeno che va indagato."
Tra gli avvistamenti che ancora non hanno trovato una spiegazione scientifica Toselli ce ne indica tre.
Il primo è datato 1864 e si è verificato a Montespertoli, vicino a Firenze. La contessa Henriette Gertrude Walker in Baldelli ha visto in cielo un globo bianco più grande della luna sotto la quale c'era una piccola palla arancione. È il primo avvistamento dall'Unità d'Italia.
Il secondo risale al 1945, sul finire della seconda guerra mondiale. In Friuli un bimotore Boston fu inseguito e costretto a manovre d'emergenza a causa di sei palle di fuoco, grandi tre volte la luna.
Il terzo è il più eclatante e ha come protagonista, nel 1963, l'autista del Presidente della Repubblica, Antonio Segni. Un oggetto volante discoidale di colore grigio metallico a forma di piatti sovrapposti venne visto a pochi metri dalla tenuta presidenziale a Castel Porziano. Da quel momento i servizi segreti italiani furono costretti ad avere il ragionevole dubbio che gli alieni ci spiano.
Fonte: http://www.gqitalia.it
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