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Saturday, November 26, 2011

Rapiti dagli alieni? Forse è solo un disturbo del sonno ( si di chi ha fatto sta ricerca del cavolo))

La paralisi ipnagogica, che colpisce l'8 per cento
della popolazione, potrebbe spiegare gli episodi

Soprattutto quella che colpisce il cervello di certi ricercatori ciechi

MILANO - Possessioni demoniache, esperienze extracorporee, rapimenti di alieni: nessuno finora ha mai saputo trovare una spiegazione soddisfacente a tutto questo. C'è del vero o chi racconta questi fatti è irrimediabilmente un ciarlatano? Oggi, secondo uno studio pubblicato sulleSleep Medicine Reviews, si scopre che demoni e presenze maligne potrebbero essere il frutto niente affatto sovrannaturale di un disturbo del sonno poco conosciuto, la paralisi ipnagogica.

STUDIO – Brian Sharpless, psicologo dell'università della Pennsylvania, si è messo a rivedere i dati di 35 ricerche sul tema condotte negli ultimi 50 anni, che hanno coinvolto oltre 36mila persone in tutto il mondo. Sharpless voleva capire innanzitutto quanto è comune la paralisi ipnagogica, una condizione che si verifica più spesso nelle fasi di addormentamento o di risveglio nella quale i muscoli volontari sono paralizzati, mentre i movimenti oculari e respiratori restano intatti; nei pochi minuti di paralisi che ai pazienti sembrano eterni è come se il corpo fosse già entrato o ancora immerso in una condizione di assoluto riposo, mentre il cervello è già sveglio e attivo. In questi momenti di transizione il paziente spesso ha delle allucinazioni, e sono queste che potrebbero spiegare le strane esperienze riferite da chi sostiene di essere posseduto oppure di essere stato rapito dagli alieni. «Non c'erano finora dati precisi circa la frequenza del disturbo, così ho rianalizzato tutte le ricerche precedenti e un mio recente studio condotto in soggetti di diverse età e caratteristiche – spiega Sharpless –. I risultati indicano innanzitutto che il problema è relativamente frequente: circa l'8 per cento della popolazione ha avuto un episodio almeno una volta nella vita, ma c'è pure chi ne ha tutte le notti».

STUDENTI E PAZIENTI – La frequenza della paralisi ipnagogica si impenna però in due gruppi di persone: gli studenti giovani, dove la prevalenza arriva al 28 per cento, e i pazienti con disturbi psichiatrici, fra cui si arriva al 32 per cento od oltre (in chi soffre del disturbo di panico, ad esempio, si sale fino al 35 per cento). Tutto ciò forse si spiega con i motivi che più spesso sono alla base del problema, ovvero mancanza di sonno, stress, ritmi di vita irregolari. Il problema è assai poco piacevole, viste le allucinazioni che accompagnano la paralisi: nella maggior parte dei casi il paziente “sente” la presenza di un intruso, oppure un senso di oppressione al petto accompagnato dall'idea di essere aggrediti, oppure ancora si ha la sensazione di fluttuare al di fuori del proprio corpo e levitare. Quasi tutti sono impauriti, si sentono impotenti; moltissimi poi pensano di essersi svegliati, ma sono invece ancora immersi nel sogno. Così, ecco spiegate possessioni, rapimenti alieni ed esperienze extracorporee: secondo Sharpless è tutta colpa della “paralisi nel sonno” e delle sue allucinazioni visive, tattili, uditive e olfattive, che poi nelle diverse culture prendono “colori” diversi. Ce n'è pure testimonianza in un grande romanzo, Moby Dick, quando Ismaele “sente” un'oscura presenza malevola nella sua stanza, di notte. «Per chi soffre spesso di episodi di paralisi ipnagogica andare a dormire può essere un incubo, sono pochi quelli a cui piacciono le sensazioni provate durante le fasi di paralisi – osserva Sharpless –. Ora che sappiamo che si tratta di un disturbo non così raro, dobbiamo chiederci come riconoscerla e come aiutare i pazienti, quando la paralisi ha un impatto negativo sulle loro vite».


Elena Meli

Fonte: http://www.corriere.it

Commento di Oliviero Mannucci: Il fenomeno è assai più complesso. Si vede che chi ha fatto questa ricerca non vive in prima persona questi fenomeni. Sono state fatte ricerche in merito, e alcuni sensitivi sono stati messi sotto controllo medico durante diverse notti, e si è visto che prima che il soggetto potesse iniziare a percepire la presenza di una o più entità, i registratori e le telecamere all'infrarosso registravano sia rumori particolari sia movimenti energetici luminosi nella stanza dove il soggetto dormiva, il soggetto subito dopo iniziava a reagire alle sollecitazioni ultrasensoriali agitandosi fino a svegliarsi. Io pure ho vissuto in prima persona queste esperienze e anche con altre persone che dormivano con me nella stessa stanza che hanno avuto le stesse identiche percezioni. E' ora di finirla di voler trovare delle spiegazioni assurde a fenomeni che fanno parte della vita di milioni di persone che non hanno niente a che vedere con la paralisi ipnagogica, ma semmai con quella parte del nostro cervello che da troppo tempo non sappiamo più utilizzare coscientemente. I sensitivi, quelli veri, spesso usano molto più cervello di certi ricercatori dei miei stivali, iper razionalisti, che non vedono al di là del proprio naso.

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