Lo studio di un meteorite datato 4,1 miliardi di anni, ha permesso ai ricercatiori di avere un quadro generale (e ipotetico) del clima del pianeta rosso di quell’epoca. Marte probabilmente aveva una temperatura mite con rivoli sotterranei di acqua a circa 10 metri sotto la sua superficie. La ricerca, coordinata dal California Institute of Technology (Caltech), ha ricostruito l’ambiente nel quale si è formato il meteorite Allan Hills, caduto in Antartide. Numerose prove fanno ipotizzare che Marte potesse avere dell’acqua liquida sulla sua superficie in passato. Basti pensare alle rocce levigate come ne esistono anche sulla Terra. Ma ciò che pone dei dubbi è proprio la temperatura passata del pianeta. Anallizando il meteorite marziano che rappresenta un’istantanea di come era la superficie di Marte, si è cercato di comprendere anche questo interrogativo. Marte attualmente presenta valori gelidi di temperatura, capaci di salire sopra lo zero soltanto nelle brevi estati marziane, ma pronta a precipitare a decine di gradi sotto lo zero nel lungo inverno del pianeta. Il pianeta ha da sempre ispirato romanzi e film di fantascienza in merito a possibili forme di vita extraterrestre, tanto da identificare eventuali alieni sempre come marziani. La ragione di tutto questo, oltre alla “bassa” distanza che separa il pianeta dalla nostra Terra e che può ipotizzare un viaggio sino a noi, è da imputare proprio alle condizioni morfologiche ed ambientali meno proibitive di altri mondi. Sulla sua superficie infatti la temperatura può raggiungere anche i 20°C, anche se il valore medio si attesta intorno ai -60°C e quello più basso a -140°C. Valori sicuramente gelidi se paragonati alla nostra mite Terra, ma pur sempre preferibili all’inferno venusiano o addirittura a pianeti completamente gassosi. La sua superficie presenta montagne, canyon, vallate, vulcani e la durata del giorno è praticamente pari a quella terrestre. Questo rende appunto il pianeta rosso molto simile alla nostra Terra, e rappresenta la prossima meta per una possibile esplorazione umana. I venti su Marte possono toccare i 400 Km/h e causare tempeste di sabbia che in particolari circostanze avvolgono l’intero pianeta. Marte presenta delle calotte polari di ghiaccio secco, più pronunciate sul freddissimo emisfero Sud. Ci si chiede se a quei tempi Marte potesse avere un clima più mite. In particolare le ricerche si sono concentrate su un gruppo di minerali contenuti nel meteorite, i carbonati, e sono state analizzate le temperature alle quali questi sono “precipitati” ossia si sono formati. ”Abbiamo scoperto – scrivono i ricercatori – che i carbonati in questo meteorite sono precipitati a una temperatura di circa 18 gradi in presenza di acqua e anidride carbonica presente nella giovane atmosfera marziana”. A quanto pare questo meteorite si sarebbe formato in presenza di acqua, sotto la superficie di Marte, dove probabilmente vi erano dei corsi d’acqua. I ricercatori poi concludono affermando che ”nonostante la mitezza delle temperature medie l’apparente effimera natura dell’acqua in questo ambiente lascia aperta la questione della sua abitabilita”.
Commento di Oliviero Mannucci: Su Marte già da tempo è stata trovata la vita e non si tratta solo di microbi, ma di forme di vita un pò più complesse. Alla NASA sanno la verità già da tempo, ma stanno aspettando il momento giusto per rilasciare questa rivoluzionaria notizia. Chi vivrà vedrà!
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