Il monitor mostra le tracce dovute alle collisioni di alta energia dei protoni. Credit: Tevatron/Fermilab
Alcuni esperimenti realizzati al Fermilab potrebbero aver rivelato un nuovo tipo di particella elementare, o una nuova forza della natura, che potrebbe estendere ancora di più le nostre conoscenze sulle proprietà della materia.
Gli esperti, però, sono emozionati ma cauti dato che occorrerà una ulteriore analisi dei dati per comprendere cosa si è effettivamente osservato all'acceleratore Tevatron dalle collisioni protoni-antiprotoni. "Ci potrebbe essere una nuova forza, rispetto alle quattro già note" dice il portavoce dell'esperimento Giovanni Punzi. "Se confermata, questa scoperta potrebbe aprire un nuovo capitolo sulle interazioni fondamentali, qualcosa che va oltre, una nuova forza della natura".
Anche se rimane un certo velo di mistero, i ricercatori sono concordi sul fatto che non si tratti della famigerata "particella di dio", meglio nota come il bosone di Higgs, una ipotetica particella prevista dal Modello Standard che spiegherebbe il meccanismo fisico in base al quale le particelle acquisiscono massa. I dati dell'esperimento del Fermilab escludono comunque che si tratti del bosone di Higgs, che dovrebbe decadere in quark "pesanti" o altre particelle, mentre invece i dati relativi a questa particella indicano che essa decade in quark "normali".
Insomma, i fisici escludono per certo che non si tratta del bosone di Higgs e le evidenze conducono verso qualcosa di inspiegabile, anche se pare esserci già una prima lista di possibili spiegazioni su ciò che è stato osservato al Tevatron. Comunque sia un altro esperimento sempre al Tevatron, noto come D-Zero (D0), potrebbe aiutare a confermare, o meno, i risultati dell'esperimento.
Fonte: http://astronomicamentis.blogosfere.it
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