Eleonora Delfino
Guardano in alto animati dalla curiosità che alimenta la ricerca. Le giovani menti più brillanti del Paese si sono sfidate per contendersi una medaglia alle Olimpiadi di astronomia. La XV edizione della manifestazione nazionale ha eletto la città dello Stretto capitale dell'Astronomia, in una tre giorni in cui sono stati selezionati i campioni che entreranno a far parte della squadra nazionale. 6 studenti, di cui 3 reggini, che hanno fatto dello studio del cielo e dei suoi "segreti" la loro passione. Roberta Tripodi, del liceo classico "Campanella", Andrea Malara del liceo scientifico "Alessandro Volta" e Gabriele Benedetto del liceo scientifico "Leonardo da Vinci", Renato Desideri, Roberto Ribatti, Eduardo Altamura a settembre rappresenteranno l'Italia in Kazakistan alle olimpiadi internazionali. Una tre giorni intensa in cui sono sono stati selezionati da una giuria di esperti le promesse della ricerca e degli studi dell'astronomia. E la scelta di Reggio da parte della Società astronomica, non può certo dirsi casuale, da anni il liceo scientifico "Leonardo da Vinci" matura risultati importanti sulla ribalta nazionale, impegno esaltato grazie alle sempre più numerose attività promosse dal planetario provinciale Pythagoras. Una stagione di successi e riconoscimenti che vede nella determinata e tenace prof. Angela Mesiano docente di Astronomia e responsabile scientifica del planetario una colonna portante. Manifestazione in cui sono stati consegnati i premi intitolati allo studioso Livio Gratton assegnati a Gabriele Benedetto, Roberto Dibatti e Bendetto Lui. Ma l'edizione che ha visto come cornice la città dello Stretto, il planetario provinciale Pythagoras e il liceo scientifico Leonardo da Vinci ha segnato l'istituzione di un altro premio intitolato a Schiaparelli, assegnato a Diego Merolillo, Alberto Torresin e al lavoro realizzato dal gruppo di studenti reggini: Antonino Arcidiaco, Andrea Barberi, Pasquale Costa, Antonella Cutrupi, Giorgia Laurendi, Andrea Manti, Silvia Messina, Teresa Neri, Francesca Panacea, Aldo Capilari, Nicola Plutino, Cesare Cuzzola.
Sul podio dei premiati anche Annabella Fedele, Federico Zindato, Riccardo Gatti, Giovanni Baldussi, Bendetto Lui, Nadia Foligno, Gianpaolo Vianello, Beatrice Barocco, Alessandro Mariani, Giulio Nizzo, Cristiano Mancini, Luigi Mattiello, Francesco Paolo Lopez, Matteo Serman, Leonardo Petrini, Marco Ferrara, Anna Pezzokon, Vittorio Bonato, Giovanni Succi, Ludovico Machet, Pierluigi Martelli, Simone Monaco, Carla Cantarella, Nicola Plutino, Gabriele Cattani, Pietro Mazzucchelli, Ruggero Uccello, Luca Miraglia, Giulia Mortassi e Pierpaolo Palmiotti.
Studenti che incarnano le speranze di un Paese che oggi non riesce a frenare l'emorragia di cervelli. Ma il dato che è emerso nel corso della cerimonia di consegna è che nonostante i tagli e le difficoltà il sistema scuola ancora riesce a educare e formare. Una cerimonia che si è aperta con la relazione di Stefano Sandrelli, presidente del comitato della società astronomica che ha ripercorso la storia dell'astronomia attraverso le pagine della letteratura. Un binomio che guarda al sapere in maniera unitaria. Infatti ribadisce Antonio Lo Bello rappresentante del ministero dell'Istruzione: «La scuola ha sperimentato un nuovo modo di fare didattica, l'obiettivo è quello fornire una preparazione il più completa possibile». Quindi rivolgendosi ai giovani rilancia: «Non cadete nel tranello di pensare che la scuola rappresenti un aspetto marginale della vostra formazione». Aspetto ribadito anche dal coordinatore dell'Ufficio scolastico provinciale, Vincenzo Geria che indica nei giovani «l'elemento di crescita per il territorio, ma affinchè il diritto allo studio trovi concretezza occorre che l'impegno di tutti». Una condivisione d'intenti che trova d'accordo anche l'assessore provinciale all'Istruzione, Ercole Nucera: «La scuola pubblica ha un ruolo importante, abbiamo il dovere di difenderla». Mons. Iachino vicario del vescovo aggiunge: «Si deve lavorare affinchè la scuola produca sempre di più e sappia guardare più in alto». Se il sindaco Giuseppe Raffa definisce la manifestazione «una competizione virtuosa», la preside Giusy Princi ripercorre la pagina che ha portato il liceo reggino tra i pionieri della sperimentazione. «Dal 2000 è stato aggiunto l'insegnamento dell'Astronomia tra i curricula ordinari, questo ha consentito di raggiungere traguardi importanti, anche se il grazie va agli insegnanti che hanno dimostrato che si può fare sperimentazione».
Fonte: http://www.gazzettadelsud.it
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