“Lady OVNI“, al secolo Bibiana Bryson, ha le idee chiare. E non solo quando è alle prese con l’analisi di un video o di una foto di avvistamento UFO. La ricercatrice ufologa argentina, una delle personalità internazionali più popolari e stimate nell’ambiente di ricerca contemporaneo, guarda con pessimismo ai risultati che potranno essere raggiunti dalla Commissione d’ indagine istituita dal suo paese per investigare sul fenomeno UFO. A lasciare perplessi, più di un addetto ai lavori, la composizione delle figure professionali che comporranno la commissione. Radaristi, piloti civili, militari, esperti meteo e recentemente si è appreso anche psichiatri e vulcanologi. Spicca un’assenza importante. Quella di un ricercatore ufologo, almeno una personalità di quest’ambiente che possa offrire il bagaglio d’esperienza e una prospettiva non convenzionale. Se una figura del genere sarà introdotta, come membro permanente in una fase successiva, non è dato saperlo. Di sicuro la “Fuerza Aerea” argentina non ha annunciato nulla di tutto ciò. La Bryson commenta in maniera secca: “Io non sono del tutto convinta di come si stia sviluppando la cosa. Il materiale UFO presente nel nostro paese poteva essere declassificato per decreto come è avvenuto in altre nazioni e investire le risorse in altri ambiti e progetti “.
Anche la Bryson concorda con l’idea di come l’Argentina oggi presenti grandi figure di ufologi, degne di poter essere inserite nella Commissione d’indagine.
“Fabio Zerpa e Luis Burgos sono due grandi ricercatori con oltre quarant’anni di attività ed esperienza nel mondo dell’ufologia, sono rappresentativi per il loro prestigio e la loro esperienza dell‘intero movimento internazionale”. La Bryson ha però le idee chiare anche su un altro punto essenziale. Più che dai governi i grandi risultati nella ricerca ufologica potranno essere raggiunti essenzialmente con il lavoro combinato degli ufologi di vari paesi. “Il grande progetto, la nostra ambizione, risiede nell’unire varie personalità non solo argentine ma sudamericane ed internazionali. E’ ciò che stiamo cercando di fare alla Red Argentina de Investigaciòn OVNI. Non siamo solo noi ricercatori argentini a parteciparvi ma anche molti esponenti di altri paesi sudamericani. Non solo, l’idea è di integrare anche l’apporto di ricercatori europei e quelli italiani”. In pratica quello che hanno in mente Bibiana Bryson ed i suoi colleghi sudamericani è una grande “Internazionale dell’ ufologia”. Un organismo che accomuni esperienze, materiale e mezzi di paesi diversi e lontani. Un’alternativa che possa far luce sul fenomeno UFO indipendentemente dalle decisioni che, in futuro, verranno adottate sull’argomento dai vari enti governativi. (Foto: Archivio Bryson)Fonte: http://notiziefresche.info
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