
Come i cambiamenti dell'asse d'inclinazione del pianeta rosso fa si che l' anidride carbonica ghiacciata entri nell'atmosfera e aumenti la sua massa
Published: April 22, 2011 — - Pubblicato il: 22 Aprile 2011
NASA Mars Reconnaissance Orbiter (MRO) ha scoperto che la quantità totale di atmosfera su Marte ha subito dei cambiamenti sostanziali, come anche l'inclinazione dell'asse del pianeta . Questo processo può influenzare la stabilità dell'acqua allo stato liquido quando esiste sulla superficie di Marte ed aumentare la frequenza e la forza delle tempeste di polvere marziana.
I ricercatori che utilizzano MRO's ground-Penetrating Radar hanno identificato presso il polo sud del pianeta, un grande deposito interrato di biossido di carbonio congelato, meglio conosciuto come ghiaccio secco. Gli scienziati sospettano che gran parte di questa anidride carbonica entri nell'atmosfera del pianeta e aumenti la massa dell'atmosfera.
Il deposito in questione ha un volume analogo al Lago Superiore ed e' composto fino al 80 per cento di anidride carbonica nell'atmosfera marziana in più del normale. Si sospetta che il collasso sia causato dalla sublimazione del ghiaccio secco e altri indizi suggeriscono che il deposito è in fase di dissipazione inoltre si è registrata l'aumento di gas in atmosfera ogni anno. Ricordo che l' atmosfera di Marte è composta da circa il 95 per cento di anidride carbonica, l'opposto della più spessa atmosfera della Terra, che ha meno di 0,04 per cento di anidride carbonica.
Fonte: www.astronomy.com
Traduzione: Oliviero Mannucci

Commento di Oliviero Mannucci: Morale della favola, i ricercatori hanno scoperto che su Marte nel periodo estivo, in zone molto irradiate dal Sole può sussistere acqua allo stato liquido, in quanto l'immissione dell'anidride carbonica dovuta alla sua sublimazione del ghiaccio secco di una delle due calotte produce un aumento della pressione atmosferica. Se vi ricordate bene un ricercatore del JPL alcuni anni fa mostrò durante un seminario della fotografie riprese dalle sonde su Marte, dove si vedeva chiaramente la presenza di pozzanghere marziane, il signore in questione fu subito messo a tacere dalla NASA, in quanto la presenza di questa acqua allo stato liquido indicava necessariamente, la probabile presenza di forme di vita a livello microbico. Se volete vedere le foto in questione andate su internet e digitate PDF Missione to Mars Oliviero Mannucci
La Nasa conferma l'importante scoperta sul Pianeta Rosso: le foto di fossati e depositi di detriti Ecco le immagini dell'acqua su Marte di CLAUDIA DI GIORGIO | |
![]() Riprese dalla telecamera della navicella orbitante Mars Global Surveyor, le immagini mostrano fossati e depositi di detriti che si spiegano solamente con l'intervento di abbondanti quantità di infiltrazioni d'acqua, hanno detto Michael Malin e Kenneth Edgett, autori dell'articolo che accompagna le foto, e che avrebbe dovuto uscire su "Science" la settimana prossima, ma è stato diffuso in contemporanea con l'annuncio della Nasa. "Formazioni geologiche relativamente recenti su Marte suggeriscono la presenza di fonti di acqua liquida a poca profondità dalla superficie del pianeta", scrivono nell'articolo, nel quale non si parla mai dell'individuazione vera e propria di acqua, ma solo di strutture che, se si trovassero sulla Terra, sarebbero state formate dall'infiltrazione del liquido che emerge dal sottosuolo. ![]() Ma tanto basta a rilanciare alla grande il programma di esplorazione di Marte, in crisi dalla fine dell'anno passato a causa di una serie ininterrotta di successi. Perché l'acqua significa vita, una vita che forse c'è stata in epoche remote, ma forse c'è ancora, sotto forma di microrganismi o perlomeno di molecole organiche. Sempre su Science, il commento che accompagna la scoperta ha un titolo che dice più di mille cautele: "Fontane di giovinezza", questo sono le sorgenti marziane, giovinezza di vita e nuova linfa per i progetti della Nasa. Che alla presenza di acqua ci tiene per un'altra, importante ragione, vale a dire il futuro di eventuali colonie marziane. Sarà forse per questo che i due studiosi della Nasa, per spiegare quanta acqua potrebbe essere coinvolta nelle formazioni geologiche mostrate dal Surveyor, hanno usato un esempio molto umano. Quanta sia, non lo sanno. Ma a occhio e croce, ce ne sarebbe abbastanza per rifornire, senza riciclare, 100 persone per quasi 20 anni. (22 giugno 2000) |
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