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Friday, April 15, 2011

Pesce e mare fortemente contaminati in Giappone: a Iwaki bloccata la pesca di ricci e abaloni

Radioattivi anche prezzemolo e funghi

LIVORNO. Il ministero della salute del Giappone ha reso noto che in alcuni campioni di pesce pescato al largo prefettura di Fukushima e 11 tipi di verdure coltivate nella prefettura è sono stati trovati livelli di radioattività sopra i limiti legali. Il ministero dice che ha trovato 12.500 becquerel per chilogrammo di cesio radioattivo, 25 volte sopra il limite, in piccoli pesci chiamati sand lances catturati ieri al largo della città di Iwaki, a sud della centrale nucleare di Fukushima Daiichi.

Nei pesci è stata riscontrata una contaminazione anche di 12.000 becquerel di iodio radioattivo, 6 volte il limite consentito. Nella stessa area esemplari di questa specie di pesci, molto pescata e venduta, erano già stati contaminar ti da cesio e iodio radioattivi il 7 aprile e sand lances contaminati sono stati pescati anche nella prefettura di Ibaraki, a sud di Fukushima.

Il governo giapponese ha detto che i sand lances non sono stati venduti, visto che le cooperative di pescatori sono ferme. Radioattività è stata rilevato anche in campioni di 11 tipi di verdure raccolte l'11 aprile, con 1.960 becquerel/Kg di cesio, 4 volte sopra il limite legale, nel prezzemolo giapponese, noto come Seri, coltivato a Soma City.

Sembra incredibile, ma solo ieri il governo ha vietato la commercializzazione di alcuni funghi shiitake, coltivati all'aperto nell'area orientale della prefettura di Fukushima, dopo aver rilevato radioattività al di sopra del limite legale.ù

Intanto una cooperativa di pescatori nella prefettura di Fukushima ha interrotto la pesca di ricci di mare e gli abaloni a causa della contaminazione radioattiva del mare. La decisione è stata approvato all'unanimità in una riunione dei rappresentanti della cooperativa di Iwaki City, a sud della centrale nucleare, in anticipo rispetto alla stagione dell'apertura della pesca a queste due specie che inizia a maggio.

I pescatori dicono che «L'incidente nucleare ha reso chiaro vendere frutti di mare e fare immersioni subacquee non è sicuro. Nel 2009 i pescatori subacquei hanno catturato 16,6 tonnellate di ricci di mare e di 20,6 tonnellate di abaloni al largo di Iwaki, circa il 90% delle catture di queste due specie in tutta la prefettura. Il capo della cooperativa dei pescatori, Kazuo Akiyama, ha detto: «Chiederemo che il gestore dell'impianto, la Tokyo Electric Power Company, paghi un indennizzo per i danni attesi causati dalla cancellazione della pesca».

I campioni di acqua prelevati lunedi a 30 Km al largo di Fukushima contenevano livelli di iodio-137 2,2 volte superiori al limite di legge, a 15 Km dalla costa i livelli erano 23 volte superiori al limite
Secondo il ministero della scienza del Giappone «Sostanze radioattive continueranno a diffondersi a nord-est nel Pacifico per diversi giorni», dopo essere state rilasciate dalla entrale nucleare di Fukushima Daiichi. Il ministero ha fatto una simulazione al computer dei movimenti di sostanze radioattive, basandosi sui dati raccolti in mare e su quelli delle correnti nelle acque vicine alla centrale.

Il 2 aprile, i livelli di iodio-131 nei pressi della presa d'acqua del reattore n. 2 erano 7,5 milioni di volte superiore al limite legale. Il ministero conferma che «I livelli di radiazione sono in declino, ma rimangono alti e le previsioni a breve termine sono che «Le sostanze si diffonderanno dalla costa verso nord-est, mantenendo i loro livelli per diversi giorni».

Le previsioni a lungo termine prevedono un ripiegamento verso sud, dopo che le acque contaminate avranno incontrato una corrente al lago a 100 Km dalla centrale, per poi ripassare ad est con un rapido movimento, raggiungendo la prefettura di Ibakari in circa un mese, naturalmente con una radioattività molto diluita. Il ministero ha detto che la concentrazione di sostanze radioattive in mare potrebbe diminuire gradualmente e prevede di rafforzare i controlli del movimento di sostanze radioattive nelle acque circostanti Fukushima Daiichi prima di rilasciare altri dati e proiezioni.

Anche la Tepco ammette che a Fukushima Daiichi «I livelli di radiazione nell'acqua di mare nei pressi dell'impianto sono in declino, ma rimangono alti» e di aver rilevato 100 becquerel/m3 di iodio-131 in campioni prelevati nei pressi della presa d'acqua del reattore n. 2 nel pomeriggio del 12 aprile, cioè 2.500 volte sopra il limite legale. Il declino dei livelli di radioattività viene dopo che il 6 aprile l'impresa nucleare ha fermato acqua altamente radioattiva che fuoriusciva da un buco in un pozzo fuori del reattore. Da 9 aprile la Tepco sta scaricando in media 1.320 tonnellate di acqua a radioattività relativamente bassa al giorno nell'oceano, vicino agli scarichi dei reattori .5 e 6 reattori, quelli meno danneggiati dal terremoto/tsunami perché fermi al momento del disastro. Il 12 aprile l'impresa ha scoperto 1,7 becquerel di iodio-131/cm3 in campioni di acqua marina prelevati da una zona a circa 30 metri a nord degli sbocchi, cioè 43 volte al di sopra del limite legale, e 1,1 bequerel di iodio-131 in campioni di acqua marina raccolti vicino ad una spiaggia a 16 Km a sud della centrale nucleare, cioè 28 volte sopra il limite. In quest'ultimo punto i livelli di radiazione sono rimasti quasi gli stessi dal 5 aprile.

Intanto a Fukushima Daiichi i « liquidatori » della Tepco continuano a scaricare acqua contaminata in mare per tentare di riparare il sistema di raffreddamento e per abbassare il livello delle acque altamente contaminate che si trovano in un tunnel/trincea . Quest'ultima operazione è iniziata martedi sera, in ritardo sul programma a causa delle repliche delle scosse di terremoto. La Tepco progetta di pompare via 700 tonnellate d'acqua in 40 ore e ieri mattina il livello dell'acqua nel tunnel era sceso di 8 cm.

I tecnici stanno verificando se i macchinari per il trattamento delle scorie siano indenni per travasarci le acque contaminate che si trovano all'interno dell'edificio della turbinea.
Su un'altro fronte, la Tepco sta tentando disperatamente di impedire che le sostanze radioattive si spandano ulteriormente nell'oceano e il 13 aprile ha installato barriere sottomarine davanti alle prese d'acqua dei reattori 2, 3 e 4.

Fonte: http://www.greenreport.it


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