Sono appena state pubblicate sul sito della polizia federale americana le carte riservate che danno conto di almeno due avvistamenti extraterresti nello Utah e nel New Mexico (quest'ultimo noto come incidente Roswell). Il rapporto più eclatante (l'incidente di Roswell) sarebbe quello datato 22 marzo 1950 firmato dall'agente Guy Hottel in cui si cita una fonte dell'aviazione americana e si afferma che tre dischi volanti del diametro di 16 metri l'uno sono stati rinvenuti nello stato del New Mexico.
Nel rapporto poi si leggono anche altri particolari "scottanti" circa la descrizione dei passeggeri dei dischi in questione: "Ogni disco era occupato da tre corpi di forma umanoide alti meno di un metro, vestiti con un tessuto metallico a trama molto fitta.
Ogni corpo era avvolto in una specie di bendaggio simile alle tute anti gravità usate dai piloti collaudatori".
Il rapporto conclude sostenendo che i dischi potrebbero essere precipitati "a causa delle interferenze elettroniche provocate dai radar militari di grande potenza presenti nella zona del ritrovamento".
Per quanto riguarda invece l'altro avvistamento i documenti dichiarano che il 4 aprile 1949 alcuni agenti dell'Fbi avrebbero inviato un cablogramma urgente a J. Edgar Hoover allora direttore del Bureau. Nel cablogramma si riportavano le testimonianze di una guardia armata di un negozio, di un agente della polizia stradale dello Utah e un poliziotto della città di Logan avevano avvistato un oggetto volante non identificato che poi era esploso.
Nel cablogramma si legge chiaramente che i tre videro "un oggetto di colore argenteo che si stava avvicinando alle montagne del Sardine Canyon" che "è sembrato esplodere in un'eruzione di fuoco".
A seguito di queste pubblicazioni però il Cicap (Comitato Italiano per il controllo delle Affermazioni sul Paranormale) dichiara che, pur essendo nota l'esistenza di questi files, i documenti non dimostrano nulla e aggiunge che la notizia sul ritrovamento di Roswell sarebbe anche un bluff.
Di documenti del genere ne esiterebbero migliaia dove il più delle volte i testimoni erano militari, però è anche risaputo che gli oggetti avvistati erano in realtà palloni aerostatici o velivoli spia utilizzati contro i russi.
Marco Morocutti,52 anni, esperto del Cicap riguardo all'esistenza o meno degli alieni dichiara: «Gli studi scientifici hanno dimostrato che è possibile la vita su altri pianeti o in altre galassie. Quello che è impossibile è l'esistenza dei cosiddetti "visitatori".
Per raggiungere il nostro pianeta da altre galassie o pianeti, anche viaggiando alla velocità della luce, ci vorrebbero centinaia, se non migliaia di anni. Troppo perché si possa pensare davvero a navicelle aliene che fanno avanti e indietro dallo spazio».
Fonte: http://www.bitcity.it
Commento di Oliviero Mannucci: E ADESSO ASPETTIAMOCI LA CONFERMA DELL'ESISTENZA DI FORME DI VITA A LIVELLO MICROBICO SU MARTE !!! A MOROCUTTI DEL CICAP RISPONDO: I VISITATORI QUI DI CERTO NON POTREBBERO ARRIVARE SE USASSERO LE ASTRONAVI A " CARBONE" CHE USIAMO NOI, MA VISTO CHE USANO LE LORO " SOMETHING IS HERE" DISSE L'ASTROFISICO LABEQUE NEL SETTEMBRE DEL 2008 AL CONGRESSO DEL SETI DI PARIGI. QUALCOSA E' QUI, E BISOGNA FARSENE UNA RAGIONE CARI SCETTICI!
Nel rapporto poi si leggono anche altri particolari "scottanti" circa la descrizione dei passeggeri dei dischi in questione: "Ogni disco era occupato da tre corpi di forma umanoide alti meno di un metro, vestiti con un tessuto metallico a trama molto fitta.
Ogni corpo era avvolto in una specie di bendaggio simile alle tute anti gravità usate dai piloti collaudatori".
Il rapporto conclude sostenendo che i dischi potrebbero essere precipitati "a causa delle interferenze elettroniche provocate dai radar militari di grande potenza presenti nella zona del ritrovamento".
Per quanto riguarda invece l'altro avvistamento i documenti dichiarano che il 4 aprile 1949 alcuni agenti dell'Fbi avrebbero inviato un cablogramma urgente a J. Edgar Hoover allora direttore del Bureau. Nel cablogramma si riportavano le testimonianze di una guardia armata di un negozio, di un agente della polizia stradale dello Utah e un poliziotto della città di Logan avevano avvistato un oggetto volante non identificato che poi era esploso.
Nel cablogramma si legge chiaramente che i tre videro "un oggetto di colore argenteo che si stava avvicinando alle montagne del Sardine Canyon" che "è sembrato esplodere in un'eruzione di fuoco".
A seguito di queste pubblicazioni però il Cicap (Comitato Italiano per il controllo delle Affermazioni sul Paranormale) dichiara che, pur essendo nota l'esistenza di questi files, i documenti non dimostrano nulla e aggiunge che la notizia sul ritrovamento di Roswell sarebbe anche un bluff.
Di documenti del genere ne esiterebbero migliaia dove il più delle volte i testimoni erano militari, però è anche risaputo che gli oggetti avvistati erano in realtà palloni aerostatici o velivoli spia utilizzati contro i russi.
Marco Morocutti,52 anni, esperto del Cicap riguardo all'esistenza o meno degli alieni dichiara: «Gli studi scientifici hanno dimostrato che è possibile la vita su altri pianeti o in altre galassie. Quello che è impossibile è l'esistenza dei cosiddetti "visitatori".
Per raggiungere il nostro pianeta da altre galassie o pianeti, anche viaggiando alla velocità della luce, ci vorrebbero centinaia, se non migliaia di anni. Troppo perché si possa pensare davvero a navicelle aliene che fanno avanti e indietro dallo spazio».
Fonte: http://www.bitcity.it
Commento di Oliviero Mannucci: E ADESSO ASPETTIAMOCI LA CONFERMA DELL'ESISTENZA DI FORME DI VITA A LIVELLO MICROBICO SU MARTE !!! A MOROCUTTI DEL CICAP RISPONDO: I VISITATORI QUI DI CERTO NON POTREBBERO ARRIVARE SE USASSERO LE ASTRONAVI A " CARBONE" CHE USIAMO NOI, MA VISTO CHE USANO LE LORO " SOMETHING IS HERE" DISSE L'ASTROFISICO LABEQUE NEL SETTEMBRE DEL 2008 AL CONGRESSO DEL SETI DI PARIGI. QUALCOSA E' QUI, E BISOGNA FARSENE UNA RAGIONE CARI SCETTICI!
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