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Saturday, October 1, 2011

Astronomia: il numero delle supernovae è proporzionale alla nascita di nuove stelle

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Credit: NASA, ESA, HUBBLE

Un team guidato da astronomi a Chalmers e Onsala Space Observatory, ha rilevato sette supernovae precedentemente sconosciute in una galassia a 250 milioni di anni luce di distanza. Mai prima d’ora così tante supernovae erano state scoperte nello stesso momento e nella stessa galassia. La scoperta dimostra quello che gli astronomi hanno creduto a lungo: che nelle galassie dove nascono un numero elevato di nuove stelle sono anche fabbriche di supernovae. Gli astronomi hanno utilizzato una rete mondiale di radiotelescopi in cinque paesi, tra cui la Svezia, per essere in grado di creare immagini estremamente nitide della galassia Arp 220. Gli scienziati hanno osservato circa 40 sorgenti radio al centro della galassia. Queste fonti radio sono nascoste dietro spessi strati di polvere e gas e sono invisibili nei telescopi ordinari. Per scoprire la natura di queste sorgenti radio, gli astronomi hanno effettuato misurazioni a diverse lunghezza d’onda e osservato le variazioni negli anni. “Con i dati completi possiamo essere certi che le sette fonti sono supernovae, esplosioni stellari avvenute negli ultimi 60 anni“, dice Fabien Batejat, autore principale dell’articolo sulla scoperta. Il numero delle supernovae è in linea con la velocità con cui le stelle si stanno formando all’interno di Arp 220. “In questa galassia si verificano molte più esplosioni stellari rispetto alla nostra Via Lattea. La stima è di una supernova ogni trimestre, mentre nella Via Lattea esplode in media una supernova per secolo“, dice Rodrigo Parra, astronomo europeo presso il Southern Observatory in Cile e membro della squadra. La galassia Arp 220 è nota come un luogo dove la formazione stellare è molto efficiente. “Ora siamo stati in grado di dimostrare che il numero di supernovae è proporzionale alla nascita di nuove stelle“, afferma John Conway, professore di radioastronomia osservativa a Chalmers e vice direttore all’Onsala Space Observatory. Le misure radio hanno inoltre fornito ai ricercatori un’idea di come le onde radio siano generate all’interno delle supernovae e dei loro residui. “Le nostre misurazioni mostrano che il campo magnetico di una supernova è ciò che dà origine alla sua emissione radio, non i campi magnetici della galassia intorno ad esso“, dice Fabien Batejat. I risultati saranno pubblicati nel numero del 20 ottobre prossimo della rivista Astrophysical Journal.

Fonte: http://www.meteoweb.eu

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