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Friday, January 13, 2012

Federica e l'Ufo: «Ha fatto abbaiare il cane»

L'avvistamento Parla la studentessa che ha immortalato un'immagine misteriosa

Federica e l'Ufo: «Ha fatto abbaiare il cane»

Federica Lombardi

Federica Lombardi è la bresciana che, puntando il telefonino verso il cielo, in direzione di Cellatica, ha fotografato una sagoma simile a una nuvola. L'oggetto misterioso - ma sì, chiamiamolo pure ufo - è rimasto immobile pochi secondi e di colpo è scomparso. Il clic è delle 17 di martedì 10 gennaio. Il giorno dopo l'immagine è arrivata al Corriere, finendo come curiosità in rete, con il titolo «Ufo o nuvola? I dubbi in uno scatto».
Federica, graziosa studentessa, soffierà su venti candeline il 21 gennaio. Per cinque giorni studia nel distaccamento di Imola dell'università di Bologna, corso di farmacologia ambientale; gli altri due li passa in famiglia, nella villa ai Campiani con il padre, ingegner Piero Lombardi, la madre Angelica Lantieri de Paratico (assessore alla cultura di Cellatica) e la sorella Camilla. C'è poi Hope, cagnolina meticcia, prima avvistatrice dell'ufo. E non vanno scordati i gatti Scricci e Cleolo.
Allora, come è andata? - chiedo sperando in un racconto che faccia sognare gli amanti della fantascienza. Delusione. La cronaca di martedì 10 gennaio non si presta ad arabeschi. Federica è in casa, china sul libro delle formule, quando sente la sua Hope abbaiare dal terrazzo. Per evitare concertini prolungati Federica esce sul terrazzo. Ma Hope è sola e abbaia al sole calante. In quel tramonto infuocato c'è una sola «nuvoletta», galleggiante all'orizzonte. Incuriosisce e allarma. Il tempo di accendere il telefono puntarlo verso l'alto, fare due scatti simili, e l'oggetto misterioso, a forma di nube, sparisce. Scomparse senza lasciare né una traccia di vapore, né una scia. Ora sostenitori e detrattori degli ufo si accaniranno nel dare interpretazioni. Non chiediamole a Federica. Essendo, per parte materna, discendente dei Lantieri de Paratico, non sa ancora se Dante Alighieri fu ospite dei suoi avi nel castello in riva al Sebino. Figurarsi se potrà sapere se i marziani si siano fermati sul tetto di casa.

Costanzo Gatta

Fonte: http://brescia.corriere.it

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