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Friday, January 13, 2012

Vega sfida la Nasa

eduardo lubrano • 13 gen, 2012 • Categoria: Tech


C’è un progetto dell’eccellenza italiana del quale nessuno, o quasi, parla. E’ un progetto che è nato nel 1998 a Colleferro un paesino industriale nella provincia di Roma e che il prossimo 9 febbraio volerà nello spazio.

Si chiama Vega come la stella, ma anche come acronimo di Vettore Europeo di Generazione Avanzata. E’ un razzo vettore, di quelli che servono a portare nello spazio satelliti ed altro materiale. Il nostro razzo, perché si tratta di un razzo a fortissima componente italiana, al 65 per cento di tecnologie, uomini ed idee che si aggiunge al progetto spaziale europeo che già produce da anni il francese Ariane che porta nello spazio materiale fino a 10 tonnellate, o le Soyouz russe che portano su roba fino a 3 tonnellate di peso.

La capofila del progetto Vega è la società Elv, controllata al 70 % dal gruppo Avio ed al 30 per cento dall’Agenzia Spaziale Italiana, sotto la supervisione dell’ESA l’agenzia spaziale europea.

Il 9 febbraio Vega porterà nello spazio un satellite LARES (Laser Relativity Satellite) che si occuperà di fisica gravitazionale, ma prima per prova lancerà un satellite dell’ESA, PROBA V per osservazioni ambientali. Il progetto ed il nacio sono stati realizzati nella base di Kourou nella Guyana Francese.

Al fianco dei più capaci vettori Ariane e Soyuz, Vega offre una possibilità in più di accedere allo spazio, studiata più che altro per satelliti con scopi scientifici e di conservazione del territorio mondiale.

La realizzazione di Vega ha richiesto un impegno economico totale di 760 milioni di euro, per il 63% investiti dall’Italia, leader del progetto, e la cooperazione di oltre 40 società europee, molte già forti di esperienze con Ariane, ciascuna specializzata in una o più fasi del progetto.

Vega è anche erede dell’impegno di numerosi illuminati sostenitori dei progetti spaziali italiani, come Luigi Broglio e Carlo Buongiorno, primo direttore di Asi, recentemente scomparso, e l’ex presidente di Asi, Stefano Rodotà.

Fonte: http://www.iljournal.it

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