Roma - (Adnkronos/Washington Post) - Stando a quanto riferito dal Washington Post, la parte posteriore del nostro satellite sarebbe più spessa del suo lato anteriore. E nessuno sa perché. Una teoria vorrebbe che una luna più piccola sia precipitata sul nostro satellite
Roma, 2 gen. (Adnkronos/Washington Post) - La nostra mitica, romantica e insostituibile Luna nasconde un segreto: è sbilenca. Stando a quanto riferito dal Washington Post, infatti, la parte posteriore del nostro satellite sarebbe più spessa del suo lato anteriore. E nessuno sa perché.
Fonte: http://www.adnkronos.com
Roma, 2 gen. (Adnkronos/Washington Post) - La nostra mitica, romantica e insostituibile Luna nasconde un segreto: è sbilenca. Stando a quanto riferito dal Washington Post, infatti, la parte posteriore del nostro satellite sarebbe più spessa del suo lato anteriore. E nessuno sa perché.
Paradossale, davvero. Dopo più di 100 missioni robotiche sulla Luna, per non trascurare quelle umane, gli scienziati infatti ancora non riescono a spiegare perché una metà del nostro satellite è più alta rispetto all'altra. Forse una risposta arriverà proprio dalle due sonde gemelle della Nasa, Gravity Recovery and Interior Laboratory (Grail), nell'orbita del nostro satellite da questo fine settimana, e che potrebbero rivelare una verità 'sconvolgente' e cioè che, nella fase iniziale, una luna più piccola sarebbe precipitata sul nostro satellite.
Dato che questo 'intruso' si è schiantato sulla sua 'sorella maggiore', si è frantumato "come una mega-valanga" secondo il planetologo dell'Università della California a Santa Cruz, Erik Asphaug, che ha pubblicato l'idea della doppia luna sulla rivista Nature lo scorso mese di agosto, con il co-autore Martin Jutzi dell'Università di Berna, in Svizzera. Questa collisione avrebbe diffuso diversi tipi di roccia sul retro della Luna come una sorta di gobba. In questa regione del nostro satellite, il materiale raffreddato e indurito in una spessa crosta avrebbe formato dunque degli altipiani.
"Questa è una di quelle idee che chiunque cercherà di smentire", dice Maria Zuber, scienziata del Mit alla guida della nuova missione lunare della Nasa. "Ma - aggiunge - è estremamente verificabile". E così a provarlo potrebbero essere proprio le due sonde gemelle Gravity Recovery and Interior Laboratory (Grail). Progettate per scrutare l'interno della Luna, le due sonde delle dimensioni di due lavatrici riveleranno lo spessore della crosta lunare, il suo livello più alto. Se la teoria delle due-lune è corretta, la crosta posteriore del nostro satellite sarà molto più spessa di quella del lato anteriore. E le sonde Grail potrebbero anche vedere un'altra caratteristica nascosta e prevista dalla teoria. Se una seconda luna si è schianta contro la prima, lo scontro sarebbe avvenuto quando la grande luna era giovane e calda. Quindi un sottile strato di metallo fuso ed elementi pesanti, tra cui l'uranio e il potassio, dovrebbe ancora ribollire appena sotto la crosta del nostro satellite.
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