La tempesta solare iniziata ieri raggiungerà il suo picco nella giornata di domani. Non sono stati registrati danni alle infrastrutture di comunicazione.
NASA e NOAA (National Oceanic and Atmospheric Administration), dagli Stati Uniti, stanno diffondendo informazioni e tenendo aggiornata la popolazione mondiale su una tempesta solare di grande intensità che si sta verificando proprio in questi giorni e che dovrebbe segnare il picco nella giornata di domani, mercoledì 25 gennaio.
L'eruzione solare sembra essere la più potente degli ultimi setti anni (dal 2005), è iniziata nelle prime ore di lunedì 23 e potrebbe avere un impatto anche sugli strumenti e sulle reti tecnologiche che utilizziamo ogni giorno. Una situazione simile si era verificata anche durante l'estate scorsa (agosto 2011), anche se con minore intensità. Su una scala di classificazione che arriva fino al livello cinque, la tempesta in corso si colloca, almeno fino a ora, a livello tre. Nonostante la possibilità di danni alle infrastrutture di comunicazione, in particolare i sistemi GPS e le comunicazioni satellitari, ancora non c'è nessuna segnalazione di problemi. Tra i rischi possibili ci sono anche black-out, come quello registrato nella regione del Quebec in Canada nel 1989.
Tra le persone, la reazione più diffusa è di certo la curiosità, ma c'è anche chi esprime timori e preoccupazione di eventuali conseguenze. Tuttavia la tempesta magnetica generata dalle tantissime particelle che sono state "lanciate" dal Sole non dovrebbe avere conseguenze significative, nonostante qualcuno vorrà per forza legare il fenomeno alla pseudo profezia legata al calendario Maya che avrebbe preannunciato un cambiamento drastico all'interno del sistema solare.
Il fenomeno delle eruzioni solari è conosciuto e studiato da tempo e rientra nella normale attività della stella attorno a cui gravitano i pianeti del nostro sistema solare. È possibile seguire in tempo reale quanto sta avvenendo grazie al monitoraggio dettagliato dei dati di questa eruzione solare (e della conseguente tempesta magnetica) sul sito della National Oceanic and Atmospheric Administration.
Nessun timore dunque, perché non c'è ragione di preoccuparsi. Anzi, questo fenomeno solare potrebbe essere l'occasione per riscoprirsi curiosi e andare alla ricerca di informazioni scientifiche sul funzionamento della nostra stella.
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