Roma - Come si fa a catturare un drone volante appartenente alla maggiore potenza militare del globo terracqueo? La ricetta iraniana comprende tecnologie fantascientifiche come dischi volanti e campi di forza dalla natura ignota, anche se la storia non sembra avere molto credito fuori dai confini del paese in contrasto con praticamente tutto l'Occidente.
A sostenere la bizzarra ipotesi del disco volante è Mehran Tavakoli Keshe, ingegnere iraniano che avrebbe avuto il merito di gestire la cattura dell'oramai famigerato UAV USA RQ-170 Sentinel: l'ipotesi più accreditata parla di un attacco di GPS spoofing che avrebbe disorientato il sistema di guida del drone, ma ora Keshe prova a rimescolare le carte con un pizzico di fantascienza spacciando online una storia piuttosto inverosimile.
A essere però parecchio veritiero è l'uso, costante e implacabile, che gli USA fanno dei loro UAV armati e non. Nonostante il caso di un attacco con molte vittime civili risalente allo scorso novembre, gli Stati Uniti tornano a impiegare i micidiali droni senza pilota in Pakistan.
Alfonso Maruccia
Fonte: http://punto-informatico.it
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