Open NASA è una parte del nuovo progetto dell’agenzia spaziale statunitense per la “centralizzazione” delle risorse open source in fase di sviluppo. Un portale che riconosce l’apporto della NASA al free software, iniziato trent’anni fa: ancora prima che fosse coniato il termine open source. Un progetto da tenere sotto osservazione.
L’ultima novità è Code NASA, un archivio del software libero mantenuto dall’agenzia. È stato inaugurato mercoledì: sancisce l’ennesimo stadio di preparazione a una quarta fase del rapporto tra la NASA e l’open source. Grazie a Steven Vaughan–Nichols possiamo ripercorrere insieme i primi tre periodi succedutisi tra il 1980 e il 2012.
Tutto iniziò nei primi anni ’80, quando lo stesso Vaughan–Nichols era impegnato a produrre software per il progetto COSMIC — una raccolta di quasi cinquecento programmi open source. Nel 1994 è stata la volta di Beowulf, un cluster con Linux. Infine, il 2009 ha portato Nebula: una soluzione di cloud computing alla base di OpenStack.
Via | ZDNet
Fonte: http://www.ossblog.it
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