Si è parlato tanto della cometa Elenin e del suo incontro ravvicinato con il nostro pianeta. Internet è stata affollata da numerosissime teorie catastrofiste in merito a questo corpo, come ormai sembra accadere per ogni avvenimento scientifico. La stessa NASA sostiene che della cometa si è parlato anche troppo in relazione alla reale importanza che essa occupa. Per rispondere alle tantissime domande l’ente spaziale americano si è mobilitato qualche mese dopo, rispondendo accuratamente a tutti i quesiti formulati dalla popolazione mondiale, spaventata dalle notizie non scientifiche diffuse. Come già preannunciato in questo nostro articolo, la cometa si sta disintegrando e sta rapidamente scomparendo. E’quanto sostiene l’astrofilo australiano Michael Mattiazzo che ha monitorato il viaggio di questa cometa verso il perielio (punto della sua orbita più vicino al Sole), avvenuto il 10 settembre 2011. In un’immagine scattata da Mattiazzo quattro giorni più tardi, la cometa è appena visibile come una macchia lattiginosa. La cometa Elenin, l’oggetto preso di mira dalle teorie della cospirazione, è risultata quindi drammaticamente sbiadita dopo essere stata colpita da un brillamento solare lo scorso 20 Agosto. Le probabilità che tenda a divenire ancora meno brillante e magari a svanire sono altissime. Elenin, ha una massa più piccola della media e la sua distanza è di 34 milioni di Km dalla Terra. Il suo massimo avvicinamento al nostro pianeta sarà il 16 Ottobre, ma ha raggiunto la sua minima distanza dal Sole lo scorso 10 Settembre. L’astrofilo australiano sostiene che la notte del 19 Agosto la luminosità della cometa Elenin fosse pari all’ottava magnitudine, visibile quindi in un comune binocolo da cieli bui. A Settembre è scesa a visibilità prossima ad occhio nudo, ma a distanza di un giorno è apparsa molto più debole. Questo potrebbe essere un segno di “morte” imminente per il corpo. Attualmente è scesa alla 10 magnitudine, e a quanto pare è in dissolvenza in quanto si trova nella fase di disgregazone. Tutto questo non è assolutamente eccezionale: non è raro infatti che le comete molto piccole che hanno incontri ravvicinati con il Sole possano avere questo destino. Uno degli esempi più spettacolari è avvenuto nel Luglio del 2000, quando la cometa C/1999 S4 Linear si è disintegrata proprio quando alcuni osservatori avevano una buona visuale. Conferme arrivano da un altro astrofilo australiano, Ian Musgrave, il quale sostiene che è improbabile che Elenin possa risultare abbastanza luminosa, e che si dovrà attendere Ottobre per poter cercare i suoi resti grazie ai più potenti telescopi terrestri. Se ciò dovesse accadere ci sarà un’altra cometa capace di regalarci un nuovo sciame di stelle cadenti da poter ammirare. Insomma, spettacolo rinviato. Ancora una volta le teorie cospirative dovranno spostarsi verso altri obiettivi.
Spazio: ultima frontiera. Credere che si sia soli nell'universo è come credere che la Terra sia piatta. Come disse l'astrofisico Labeque al palazzo dell'UNESCO, durante il congresso mondiale del SETI di Parigi del Settembre 2008, " SOMETHING IS HERE", "Qualcosa è qui", e I TEMPI SONO MATURI per farsene una ragione. La CIA, l'FBI, la NSA, il Pentagono, e non solo, lo hanno confermato!
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Thursday, September 29, 2011
Astronomia: aggiornamenti sulla cometa Elenin
di Renato Sansone
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