Il team internazionale, che ha fatto la scoperta attraverso sonda Keplero della Nasa, afferma che il pianeta, chiamato Kepler-16 ter e non Tatooine, purtroppo, dista da noi, dalla Terra solo 200 anni luce e si presume che sia un mondo ghiacciato formato da rocce e gas, dalle dimensioni del nostro Saturno. Orbita appunto a due stelle che orbitano anche tra di loro, una è circa due terzi delle dimensioni del nostro sole, l'altra circa un quinto delle dimensioni del nostro sole. Ogni orbita dura 229 giorni. Vi sono dell’eclissi di sole ogni tre settimane, più o meno. Una vita abbastanza movimentata.
Alan Boss, ricercatore presso la Carnegie Institution for Science di Washington e membro del team che ha scoperto la singolarità, fin’ora sempre ipotizzata ha dichiarato che il pianeta interessato dal fenomeno non dovrebbe mai ottenere luce costante perché le due stelle sono molto vicine: «Una eclissi ogni 20,5 giorni e poi si allontanano di nuovo.
Ma la loro separazione aumenta mai in modo costante e sempre con tempi diversi, e ciò potrebbe rendere difficile calcolare l’ora della prossima eclissi». E infatti il team, guidato da Laurance Doyle, ha scoperto il pianeta con i due soli proprio guardando i loro cicli di eclisse raccolti tramite la sonda Keplero. Le immagini catturate dalla fotocamera di Keplero hanno mostrato due stelle che orbitano una insieme all’altra e producono delle eclissi mentre si muovono una di fronte all’altra. Entrambe le stelle sono piccole nei confronti del nostro sole. Anche questa volta il cinema fantascientifico ha superato la realtà scientifica e con largo anticipo.
Francesco Cappello
Fonte: http://www.barimia.info
Alan Boss, ricercatore presso la Carnegie Institution for Science di Washington e membro del team che ha scoperto la singolarità, fin’ora sempre ipotizzata ha dichiarato che il pianeta interessato dal fenomeno non dovrebbe mai ottenere luce costante perché le due stelle sono molto vicine: «Una eclissi ogni 20,5 giorni e poi si allontanano di nuovo.
Ma la loro separazione aumenta mai in modo costante e sempre con tempi diversi, e ciò potrebbe rendere difficile calcolare l’ora della prossima eclissi». E infatti il team, guidato da Laurance Doyle, ha scoperto il pianeta con i due soli proprio guardando i loro cicli di eclisse raccolti tramite la sonda Keplero. Le immagini catturate dalla fotocamera di Keplero hanno mostrato due stelle che orbitano una insieme all’altra e producono delle eclissi mentre si muovono una di fronte all’altra. Entrambe le stelle sono piccole nei confronti del nostro sole. Anche questa volta il cinema fantascientifico ha superato la realtà scientifica e con largo anticipo.
Francesco Cappello
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