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Thursday, September 29, 2011

Satellite Aquarius: prima mappa della salinità degli oceani

Si comprenderà meglio il ciclo dell'acqua - Il nuovo satellite della NASA Aquarius, ha permesso la misura della salinità degli oceani su scala globale. Lanciato il 10 Giugno dalla Vandenberg Air Force Base in California, Aquarius è diventato operativo il 25 Agosto, quando gli strumenti a bordo hanno cominciato a registrare i dati relativi alla salinità della superficie degli oceani. Scopo della missione è quello di analizzare come varia la salinità nelle acque del pianeta, fondamentale per studiare le correnti oceaniche e per comprendere meglio il ciclo dell’acqua, nonché per capire la loro correlazione con i cambiamenti climatici in atto.

Dati precisi già dopo le prime calibrazioni - Per produrre la mappatura della salinità globale gli scienziati hanno comparato i dati provenienti dal Satellite con quelli misurati direttamente sulle superfici oceaniche. Sebbene nei primi dati si sono evidenziati alcuni errori, nei prossimi mesi l'ulteriore calibrazione potrà fornire dati con notevole precisione. Già ora gli scienziati sono rimasti impressionati dalla qualità dei dati forniti. Il satellite consente inoltre la misura della salinità di acque mai campionate fino ad ora, permettendo una valutazione continua e più obiettiva su scala globale.

Arnold Gordon, professore di oceanografia presso la Columbia University di Palisades, NY, afferma: "Questo è un grande momento nella storia dell'oceanografia. La prima immagine della salinità degli oceani solleva molte domande, alle quali gli oceanografi dovranno rispondere."

Oceano Atlantico il più salato - La mappa mostra ben note caratteristiche degli oceani, come la più alta salinità nelle regioni subtropicali, maggiore salinità media nell'Oceano Atlantico rispetto al Pacifico e all'Indiano, più bassi valori di salinità lunga la fascia equatoriale, nell'Oceano Pacifico settentrionale e sulle acque prossime al circolo polare artico. In alcuni casi questi pattern di salinità sono facilmente collegabili ad alcune caratteristiche locali, come la foce di alcuni fiumi di notevole portata (per esempio dove sfocia il Rio delle Amazzoni) o le precipitazioni (come quelle abbondanti nelle zone equatoriali). Questi infatti, insieme all'evaporazione e allo scioglimento dei ghiacciai, sono i fattori che più possono influenzare la concentrazione di sale nelle acque.

Aquarius/SAC-D è una collaborazione tra la NASA e l'Agenzia Spaziale Argentina e rimarrà in orbita per 3 anni, tempo necessario per fornire dati pregiati e ben calibrati sulla salinità di mari ed oceani terrestri su scala globale.

Fonte: http://www.3bmeteo.com


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