Negli ultimi giorni, nello scenario UFO internazionale, tiene banco la vicenda riguardante le petizioni: associazioni di ricercatori e semplici appassionati le hanno inoltrate sul sito ufficiale della Casa Bianca. Obiettivo? Costringere il governo degli Stati Uniti, nella persona del presidente Barack Obama, a mostrare al mondo ciò che gli apparati federali americani conoscerebbero riguardo gli UFO e l’ipotesi aliena. Il web si è mobilitato per raggiungere la soglia delle cinquemila firme necessarie. Roberto La Paglia, ufologo e leader dell’ Associazione UFOSigns, apre la questione in uno spetto più ampio.
Perché gli appassionati, a suo avviso, ripongono così alte aspettative nel presidente Obama?
“E’ una storia che parte da lontano. Era il 2009 quando un servizio del TG2 diffuse la notizia di una conferenza stampa che si sarebbe dovuta tenere il 27 novembre e durante la quale Obama avrebbe finalmente fatto importanti rivelazioni sugli Ufo. Il 27 novembre arrivò ma non la conferenza e la tanta attesa dichiarazione. La storia però non finisce qui: in effetti quella del 2009, in seguito, si configurò essere un semplice ‘esperimento’ in Rete, una sorta di spider per catalogare gli interessi dei vari navigatori, cosa che venne prontamente riportata sul sito del ricercatore De Comite. I risultati furono comunque interessanti, visto che nel 2010 si ritornò a parlare di una nuova possibile esternazione di Obama sull’argomento Ufo, arrivando addirittura ad ipotizzare che la prossima rivelazione sarebbe servita a preparare il mondo all’esistenza degli alieni”.
Eppure anche quest’anno sono circolate voci insistenti…
“L’idea venne ripresa nel gennaio 2011; Obama sarebbe a conoscenza del fatto che esistano ben 6 razze aliene sulla Terra e sarebbe intenzionato a rivelarlo pubblicamente.
Quindi la petizione può essere classificata solo come una prova di forza mediatica degli appassionati?
“Ritengo personalmente che tali iniziative siano state strumentalizzate mediaticamente al fine di distrarre il mondo dei ricercatori Ufo e l’opinione pubblica in generale da temi molto più scottanti inerenti la diplomazia e gli assetti politici mondiali. Tale operazione, in gergo assimilabile ad una vera e propria ‘false flag’, è direttamente assimilabile alla recente campagna di notizie diffuse in Rete che tende a rilasciare l’ipotesi di un prossimo scenario di invasione aliena. Personalmente non credo l’America, sia in passato che in tempi recenti, avvia mai avuto l’intenzione di rivelare le sue conoscenze in merito alla questione aliena, così come non penso esistano in generale i presupposti per un impatto privo di grossi e pesanti traumi da parte della popolazione”. (Foto: Media NF)
Fonte: http://notiziefresche.info
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