30 dicembre 2011
Un viaggio a Murmansk, cittadina russa del Circolo Polare Artico, dove sembra di essere ancora in Unione Sovietica
Il Guardian ci accompagna a Murmansk, nel nord della Russia, per cercare di capire perché questa città è conosciuta come la pattumiera nucleare del pianeta
L’INCIDENTE – Ieri è scoppiato un incendio sullo scafo del sottomarino nucleare Yekaterinburg a Murmansk. L’incendio, avvenuto in un cantiere navale, non ha provocato danni al reattore e nessuna fuga radioattiva. Le fiamme, divampate nelle parti in legno del sottomarino a causa di violazioni delle norme di sicurezza, non hanno però compromesso le parti essenziali dello scafo. Nessun morto e nessun ferito quindi, ma restano ancora dei dubbi su come i russi stanno provvedendo alle revisioni dei propri natanti nucleari in una regione, quella di Murmansk, ormai diventata cimitero della grande potenza nucleare sovietica.
LA PATTUMIERA NUCLEARE DEL MONDO – La regione di Murmansk contiene la più grande concentrazione di residui nucleari del mondo e ora, grazie alla fine della guerra fredda, è diventata la pattumiera atomica del pianeta. Già 10 anni fa la costa intorno alla città era disseminata da 100 carcasse di reattori arrugginiti. Ognuna di loro era vecchia di almeno 40-50 anni. Al momento si sa che per liberare la regione e pulire tutto ci vorranno almeno 50 anni e svariati miliardi di dollari. Murmansk è la base della vecchia flotta del nord dei sottomarini dell’Unione Sovietica, casa di molti dei rompighiaccio nucleari russi e cimitero di parecchi reattori civili, vecchi di almeno 40 anni.
I RIFIUTI - Secondo Alexander Ruzankin, capo dello sviluppo economico per la regione di Murmansk ha detto che intorno alla città russa ci sono 200 reattori attualmente attivi. Per dare un’idea, a Murmansk è presente il 20 per cento dei reattori nucleari del pianeta. Oltre a questi, ci sono 20.000 depositi di scorie nucleari. Si va dal container pieno d’acqua radioattiva all’involucro di cemento pieno di barre di combustibile. Ogni anno, grazie anche all’aiuto di Stati Uniti e Norvegia, i russi riescono a dismettere qualche vecchio sottomarino nucleare, ma dall’altro lato il Paese deve affrontare l’arrivo di scorie provenienti dalla Germania e dagli Stati ex sovietici. Andreeva Bay, nelle vicinanze di Murmansk, è il più grande cento di raccolta per barre di combustione nucleare provenienti da imbarcazioni a propulsione atomica. Questi i numeri: più di 22 mila barre esauste, 93 nuclei di reattore e 35 tonnellate di liquido radioattivo.
Fonte: http://www.giornalettismo.com
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