Fate per un attimo mente locale su quanti dispositivi elettronici avete finora dovuto sostituire perché, ad un certo punto e senza nessun preavviso, hanno smesso di funzionare? Dai banali telecomandi dell'automobile o del televisore ai telefoni cellu
Fate per un attimo mente locale su quanti dispositivi elettronici avete finora dovuto sostituire perché, ad un certo punto e senza nessun preavviso, hanno smesso di funzionare? Dai banali telecomandi dell'automobile o del televisore ai telefoni cellulari, lettori DVD, computer, gli stessi apparecchi TV e via ancora con una lista che potrebbe durare pagine.
E pensare che magari a non più funzionare era solamente un componente elettronico di base, come un condensatore o una resistenza dal valore inferiori al centesimo di Euro, ma che, essendo parte integrante ed inscindibile del dispositivo, non sarebbe comunque stata riparabile. Certo, se ci fossero apparati in grado di ripararsi da soli...
La realtà talvolta supera la fantasia e le possibilità messe a disposizione dalla tecnologia odierna sono realmente sbalorditive. Alcuni ingegneri dell'Università dell'Illinois hanno infatti messo a punto ciò che loro chiamano proprio "circuito elettronico in grado di autoripararsi".
Il principio si basa sull'utilizzo di microcapsule contenenti metallo liquido che vengono annegate all'interno del circuito integrato; nel momento in cui avviene una rottura, che elettricamente si genera con un'interruzione, i microscopici contenitori si rompono, permettendo al metallo di andare a ripristinare la connessione.
Le applicazioni ipotizzate per questa realizzazione riguarderebbero ad esempio l'avionica degli aerei dove cioè è necessaria la massima sicurezza, che in questo caso verrebbe garantita da un ripristino del circuito che si compirebbe in pochi microsecondi. Anche telecomandi, cellulari et similia hanno ormai le rotture contate...
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