Gli ufologi non demordono - Solo poche settimane fa ufologi e appassionati hanno dovuto inghiottire il boccone amaro della
risposta negativa da parte del governo degli USA alla
petizione sull'esistenza di forme di vita extraterrestri. Se Obama sperava così di sedare gli animi e stemperare le pressioni sempre più insistenti si sbagliava di grosso: il dibattito sul tema si è amplificato e le petizioni sono aumentate a vista d'occhio. Spicca tra queste la petizione nota come "
Need to Know", ovvero diritto di sapere , a firma dell'ufologo
Richard Dolan e del giornalista
Bryce Zabel. Presentata il 30 novembre, questa richiesta è straordinariamente all'avanguardia rispetto alle altre perché non cita mai gli extraterrestri ma propone di “
investigare i fenomeni aerei non identificati riportati dai cittadini, dalla polizia, dagli astronauti, dai piloti e dai militari”. Una trovata geniale, a cui gli Stati Uniti non possono esimersi dal rispondere, a patto che la petizione raccolga le 25.000 firme necessarie (ad oggi ne mancano 23,182) per l'ufficializzazione,entro il 30 dicembre.
Il testo integrale - "Cercare microbi su Marte e segnali radio dallo spazio non è abbastanza. Dobbiamo spiegare i fenomeni aerei non identificati, o UAP (Unidentified Aerial Phenomena, n.d.r.), qui sulla Terra. Per sei decenni, in tutto il mondo, testimoni attendibili (inclusi i presidenti Carter e Reagan) hanno descritto oggetti con capacità di manovra in volo, che vanno oltre la nostra tecnologia. Gli UAP sono confermati spesso anche dai radar e osservati da funzionari militari in siti nucleari. Date le implicazioni di sicurezza nazionale, gli Stati Uniti dovrebbero condurre un'indagine indipendente. Questa inchiesta deve riesaminare in modo trasparente i resoconti irrisolti più importanti sugli UAP, con accesso a documenti riservati. Deve avere il potere di chiamare i testimoni e garantire loro l'immunità. I risultati dovrebbero essere resi pubblici."
Sabina Delle Rose
Fonte: http://www.newnotizie.it
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