ROMA – I cambiamenti climatici ‘cambieranno i connotati’ di almeno meta’ delle aree della Terra coperte da vegetazione, provocando la conversione del 40% degli ecosistemi in un’altra forma, ad esempio da foresta a tundra, o da prateria a deserto. Lo afferma uno studio del Jet Propulsion Laboratory della Nasa, pubblicato dalla rivista Climatic Change.
I ricercatori hanno elaborato un modello che tiene conto di quali piante si adattano ad ogni tipo di clima, adattandolo alle proiezioni dell’Ipcc sulle variazioni di temperatura e piovosita’ previste per i prossimi decenni.
Il risultato e’ stato una mappa delle aree sensibili del pianeta, da cui emerge che quasi tutte le aree del mondo dovranno affrontare cambiamenti in almeno il 30% della vegetazione, e soprattutto l’emisfero nord dovra’ affrontare le modifiche agli ecosistemi piu’ radicali: ”Lo studio introduce un nuovo modo di guardare ai cambiamenti climatici – spiega Jon Bergengren, uno degli autori – anche se gli allarmi sui ghiacciai che si sciolgono o sul livello del mare che sale sono importanti, sono le conseguenze sugli ecosistemi quelle piu’ importanti”.
Un esempio di quello che puo’ succedere lo ha trovato un altro studio, stavolta di Lisa Oberg della Mid Sweden University, pubblicato dalla rivista Landscape. La ricercatrice ha trovato in alcuni siti di montagna in Svezia una volta coperti da ghiacciai ora sciolti dei fossili di betulle e pini risalenti a 4400 anni fa: ”All’epoca la temperatura era di 3,5 gradi piu’ alta che adesso – spiega – una condizione che potrebbe ripetersi in un futuro prossimo”.
Fonte: http://www.blitzquotidiano.it
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