L’imponderabile. Se fosse una scienza convenzionale riconosciuta come tale l’ufologia potrebbe godere di statistiche, trend e schemi ancorati a maggiori certezze. Mutabili sensibilmente solo nel corso degli anni. Invece lo studio degli UFO non ha una logica, almeno nell’asserzione più classica del termine. Basti pensare ai “flap UFO” in Italia degli anni settanta, oppure alla costanza degli avvistamenti dell’anno in corso. Il 2011, almeno nei suoi primi mesi, vedeva il nostro paese e l’Australia come le località più vivaci. Dopo l’estate si è registrato un periodo meno prolifico di avvistamenti clamorosi.
Accade invece che l’autunno francese sia particolarmente prodigo di casi, molti dei quali documentati da fotografie e video. E’ il caso dell’Aquitania, regione francese che ha offerto diversi spunti negli ultimi tempi. Molti dei quali documentati dal ricercatore Christian Macé, sempre puntuale nel proporre agli appassionati nuove segnalazioni. Piccole ondate di avvistamenti, spesso concentrate in poche settimane e in zone geografiche limitate.
Ovviamente in molti casi, dietro l’avvistamento di presunti UFO, spesso si celano delle spiegazioni convenzionali non immediatamente palesi. A ricordarlo è lo stesso Macé, facendo leva sulla sua lunga esperienza di ufologo di prima linea. Sul suo sito ufficiale, accanto agli ultimi episodi internazionali, quelli di marca transalpina sono stati sempre più numerosi. E’ un autunno che parla francese, almeno in tema OVNI, come e perché di tutto ciò? Quando si parla di UFO la risposta è nelle stelle…
Fonte: notiziefresche.info
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