Mentre qui da noi fanno notizia i politici e i manager inquisiti, negli USA si fa arrestare nientemeno che il direttore del NASA Goddard Institute for Space Studies (GISS). Ma non per aver preso mazzette: il settantenne dott. James Hansen era seduto a cantare "Not in our name" durante un sit-in di protesta. Il motivo? La futura costruzione di una pipeline di quasi 3000 chilometri e del costo di 7 miliardi di dollari, che dovrà pompare bitume diluito, un heavy crude particolarmente sporco, dalle miniere di sabbie bituminose dell'Alberta alle raffinerie USA.
Hansen è stato arrestato insieme ad altri 140 attivisti. In Italia chi viene arrestato durante una protesta è immediatamente etichettato come blac bloc e potenziale terrorista, e gli scienziati capeggiano le Agenzie per il Nucleare (per poi dimettersi indispettiti perché il nucleare non si fa più), ma altrove funziona diversamente. Avercene, eh.
di Debora Billi
Fonte: http://petrolio.blogsfere.it
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