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Saturday, September 3, 2011

Dall’incidente di Fukushima una lezione sulle scorie nucleari


Esempio per i Paesi che hanno programmi di energia nucleare

La piscina del combustibile del reattore 4 della centrale nucleare giapponese di Fukushima (fonte: Tepco)

La piscina del combustibile del reattore 4 della centrale nucleare giapponese di Fukushima (fonte: Tepco)

I Paesi con programmi di energia nucleare già avviati e i Paesi che li stanno pianificando ‘’devono sviluppare strategie chiare per affrontare lo smaltimento delle scorie radioattive, anche utilizzando depositi geologici a lungo termine per lo smaltimento dei rifiuti’’: è la lezione che viene dall'incidente nucleare di Fukushima secondo un articolo pubblicato nel forum politico di Science.
Firmato da Allison Macfarlane della commissione 'Blue gibbon' per il futuro nucleare dell'America del Dipartimento dell'Energia degli Stati Uniti e della George Mason University, il lavoro fa notare che l'industria dell'energia nucleare soffre di molte vulnerabilita' evidenziate proprio dall'incidente giapponese dovuto al terremoto e al successivo tsunami. Fra le vulnerabilita', evidenziate dall'esperta, vi sono per esempio: le piscine dove vengono depositate e raffreddate le scorie in attesa dello smaltimento e la mancanza di piani per la gestione a lungo termine delle scorie radioattive.
L'incidente di Fukushima, sottolinea Macfarlane, ha portato a fuoco i pericoli dovuti alla scorie stoccate nelle piscine di raffreddamento che ''bisogna gestire con attenzione''. Le piscine dei reattori, prosegue l'esperta, si trovano fuori dal terreno e sono ad alta densita'. Per esempio, i campioni d'acqua delle piscine dell'impianto di Fukushima indicano che il combustibile di alcune piscine e' stato danneggiato forse per la caduta di detriti e una piscina sembra essere stata danneggiata dal terremoto.
La prima lezione di Fukushima, sottolinea il lavoro: è che lo stoccaggio temporaneo del combustibile esaurito deve essere ripensato. In primo luogo bisogna ripensare i siti dove situare le piscine di raffreddamento, le piscine realizzate sulla superficie del suolo e all'interno degli impianti possono essere, infatti, danneggiate dalla caduta di attrezzature e perdere l'acqua di raffreddamento, inoltre, il combustibile stoccato densamente nelle piscine pone rischi di rilascio di radiazioni. Ne consegue una seconda lezione, secondo l'esperta: i Paesi con programmi di energia nucleare o i Paesi che li stanno pianificando devono sviluppare strategie chiare per affrontare lo smaltimento delle scorie radioattive.

Fonte: http://www.ansa.it

Commento di Oliviero Mannucci: Insomma l'energia nucleare è ..... un bidone!

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