(31 agosto 2011) FUKUSHIMA – A quasi sei mesi dal terremoto con conseguente tsunami, che ha messo in ginocchio il Giappone, la situazione nella centrale nucleare di Fukushima continua a peggiorare, con conseguenze disastrose per la popolazioe e per l’ambiente circostante.
Nelle ultime ore il livello di cesio 137, rilevato in 34 punti di sei comuni della prefettura nipponica, è cresciuto: il valore raggiunto è superiore a quello che si misurò a Cenobyl nel 1986, e che costrinse all’evacuazione forzata della popolazione dalla cittadina ucraina.
Le postazioni dalle quali sono stati misurati i valori di cesio, appartengono ad un’area che si estende con un raggio di circa 20 km dalla centrale.
La contaminazione del suolo continua a propagarsi: il ministero della Scienza giapponese ha rilevato, in circa 2200 punti che circondano l’impianto, radiazioni e sostanze chimiche che si diffondono in modo irregolare.
La morte per leucemia acuta di un’operaio giapponese impiegato nella centrale di Fukushima, ha inoltre aumentato i sospetti e la paura della popolazione: la centrale sembra completamente fuori controllo e al momento non sembra esserci una soluzione definitiva al problema. L’impianto, che ancora non è stato messo in sicurezza, ha ed avrà pesanti ripercussioni sulla vita della popolazione.
Kazue Suzuki, responsabile per il Giappone di Greenpeace, ha dichiarato: “Nessun genitore dovrebbe scegliere tra la salute e l’educazione dei propri figli. Il piano di decontaminazione, atteso ormai da troppo tempo, arriverà comunque troppo tardi.”
Per i bambini infatti, è aumentato il livello massimo di esposizione alle radiazioni e molti genitori hanno deciso di lasciare la città di Fukushima per crescere i loro figli in un ambiente sano. La popolazione non crede più alle rassicurazioni del governo, contestato per come ha gestito l’incidente nucleare.
Francesco Lorusso
Fonte: http://www.ilquotidianoitaliano.it
No comments:
Post a Comment
Note: Only a member of this blog may post a comment.