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Friday, September 9, 2011

Le eruzioni solari durano più a lungo del previsto

Alcune continuano


Eruzione solare nelle immagini riprese dal satellite Sdo della Nasa (fonte: NASA/SDO)

Eruzione solare nelle immagini riprese dal satellite Sdo della Nasa (fonte: NASA/SDO)

Le eruzioni solari possono durare piu' a lungo del previsto: alcune possono continuare a emettere energia nello spazio anche per ore dopo il picco principale. Questa nuova fase 'tardiva' e' stata identificata per la prima volta grazie al satellite Sdo (Solar Dynamics Observatory) della Nasa, ed e' descritta in un articolo pubblicato sull'Astrophysical Journal.

La scoperta e' frutto dell'analisi dei dati relativi a ben 191 eruzioni registrate dal satellite a partire dal maggio 2010. Ogni fenomeno e' stato studiato grazie allo strumento Eve (Extreme ultraviolet Variability Experiment), che raccoglie ogni 10 secondi la luce emessa dal Sole e poi la scompone nelle varie lunghezze d'onda, creando dei grafici che ne illustrano l'andamento nel tempo. Proprio da questi dati e' emerso come alcune radiazioni non vengano emesse in maniera sincrona rispetto ai raggi X (che di solito vengono studiati per identificare l'inizio, il picco e la fine dell'eruzione).

Analizzando in particolare la luce emessa con lunghezze d'onda agli estremi del campo dell'ultravioletto, gli esperti della Nasa hanno scoperto che circa il 15% delle eruzioni solari presenta una fase 'tardiva' in cui viene emessa una grande quantita' di energia. ''Abbiamo osservato un notevole aumento delle emissioni a distanza di mezzora fino anche a diverse ore, un fenomeno che a volte e' addirittura piu' grande delle altre fasi dell'eruzione'', spiega Phil Chamberlin, vice responsabile scientifico del progetto Sdo presso il Goddard Space Flight Center della Nasa a Greenbelt. ''Se nell'eruzione dello scorso 3 novembre avessimo misurato solo gli effetti del picco principale - precisa Chamberlin - avremmo sottostimato l'energia espulsa verso la Terra addirittura del 70%''. Il prossimo obiettivo degli esperti della Nasa e' ora quello di capire come la fase tardiva delle eruzioni possa condizionare il 'meteo' spaziale e la Terra.

Fonte: ansa.it

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