Dopo mesi di silenzio seguiti a giorni frenetici di nuove sensazionali scoperte, torna a far parlare di sè la missione Keplero.
Lanciata nel 2009, la sonda ha il compito di monitorare una piccola regione di cielo nei pressi della costellazione del Cigno, rilevando variazioni di luminosità nelle stelle, che possano far pensare ad eclissi di pianeti extrasolari. I "sospetti pianeti" o "candidati pianeti" vengono poi rianalizzati mediante potenti telescopi terrestri, per verificare se si tratta effettivamente di pianeti, o piuttosto di stelle binarie, polvere cosmica che si frammette tra noi e la stella, e altri "falsi positivi".
Le notizie legate ai rilasci di dati da parte del team di ricerca di Kelpero sono sempre stati molto interessanti:
- Gennaio 2011: 140 pianeti extrasolari simili alla Terra?
- Febbraio 2011: 1235 nuovi "possibili pianeti" scoperti, di cui forse 54 abitabili
Adesso, dopo 6 mesi, finalmente il team Keplero annuncia che terrà una conferenza stampa, il giorno giovedì 15 settembre 2011 alle 20:00 ora italiana, per illustrare quanto scoperto finora. Fino ad allora ogni dettaglio sulla conferenza è coperto da embargo, ossia ne è vietata la divulgazione, forse per prevenire i facili entusiasmi e l'effetto virale che immediatamente ebbe una conferenza tenutasi a luglio 2010, quando un ricercatore annunciò la sua ipotesi dell'esistenza di almeno 140 pianeti abitabili nella galassia, al punto che sia lui che altri enti dovettero in seguito pubblicamente smentire la notizia, in attesa di conferme ufficiali.
Nel frattempo, è notizia di questi giorni la scoperta prima di una quarantina, poi di una ventina di nuovi pianeti, uno dei quali, HD85512, sembrerebbe essere confermato trovarsi in zona abitabile, quindi forse qualunque annuncio farà il team Keplero desterà meno scalpore. Anche se c'è già chi scrive che il pianeta potrebbe servire da "pianeta di ricambio" per un Terra ormai esausta; niente di più falso: il pianeta dista 35 milioni di anni luce, ossia 350 mila miliardi di chilometri; per l'appunto la velocissima luce, che in un secondo percorre 300 mila chilometri, impiega 35 anni per raggiungerlo.
Fonte: http://technews.it
Commento di Oliviero Mannucci: Spero che queste scoperte stiano aprendo la mente di coloro che in un vicino passato escludevano a priori la vita extraterrestre su altri pianeti. Il fatto poi che si siano cominciati a trovare diversi pianeti simili alla Terra che potrebbero in futuro essere colonizzati ( se già non sono abitati naturalmente) anche se può sembrare una possibilità assai lontana nel tempo, dalle informazioni in mio possesso che ho da alcune mie fonti interne alla NASA assai informate, al centro Marshall stanno lavorando ad un sistema propulsivo di tipo avveniristico e che tra pochi lustri potrebbe portare le prime sonde terrestri sulle stelle più vicine in tempi ragionevoli, per aprire poi l'era dei voli umani, esperimenti in tal senso sono previsti esperimenti già a breve termine, anche se probabilmente nell'immediato, questa nuova propulsione verrà utilizzata per raggiungere la nostra più probabile seconda Terra, il pianeta Marte entro il 2030, questa missione farà da spartiacque tra la vecchia era spaziale, fatta di razzi a combustibile e la nuova era spaziale, che porterà l'uomo dapprima a colonizzare una parte del nostro sistema solare e poi a raggiungere pianeti simili alla Terra nel raggio di 30 anni luce, probabilmente a cavallo tra la fine del XXI e l'inizio del XXII secolo. Questo, anche se adesso la NASA sta per lanciare un nuovo razzo a propulsione liquida, che però è solo una copertura a ciò a cui stanno lavorando freneticamente, un motore materia-antimateria capace di produrre un energia incredibilmente maggiore di qualsiasi vettore a combustibile liquido fino ad ora costruito dall'uomo.
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