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Wednesday, December 7, 2011

I prenuragici conoscevano gli astri?

Al via a Sassari il I convegno nazionale

Il 12 dicembre nell'Aula Magna dell'Università
Stelle cadenti (foto: timestars.org)
Stelle cadenti (foto: timestars.org)

SASSARI.
I sardi antichi conoscevano gli astri? E’ possibile trovare riscontri di questa eventuale conoscenza nell’architettura dei più importanti monumenti dell’isola? Esistono relazioni tra quella architettura e gli eventi astronomici? Sono solo alcuni dei più affascinanti interrogativi al centro del I convegno nazionale di archeoastronomia, “La misura del tempo”, in programma il 12 dicembre, a partire dalle 10, nell’aula magna dell’Università di Sassari. L’iniziativa, promossa e organizzata dall’associazione culturale Aristeo e dalla Società astronomica turritana, rientra nell’ambito di un importante progetto incentrato sullo studio degli allineamenti e dell’orientamento dei siti preistorici e protostorici sardi con l’intento di stabilire se esistano relazioni tra l’architettura dei monumenti e gli eventi astronomici.

Tema affascinante, legato al fatto che la presenza o meno di ricorrenze statistiche rilevanti potrebbe gettare nuova luce sulle conoscenze che gli antichi avevano dei fenomeni celesti e sulle eventuali ripercussioni che quelle nozioni possono avere avuto sull’ordinamento sociale, economico e religioso delle comunità preistoriche sarde.

Il progetto vede impegnati, su un terreno delicato, i ricercatori di Aristeo e quelli della Società astronomica turritana, nell’ottica di un reciproco scambio di competenze durante le fasi del programma. Per discutere di questo tema assai dibattuto, il 12 dicembre, nell’aula magna dell’Università centrale, si alternerà al microfono un qualificato gruppo di archeologi sardi, fra cui il rettore dell’ateneo turritano Attilio Mastino, per tentare di dare una risposta a questioni ancora insolute.

L’approccio di tipo archeoastronomico, finalizzato cioè a evidenziare eventuali riscontri di carattere astronomico nei siti archeologici presi in esame, sarà affiancato da quello storico e antropologico culturale per capire se effettivamente i sardi antichi conoscessero l’astronomia e per rintracciare ogni possibile indizio di quelle conoscenze nei tratti di vita sociale e religiosa delle comunità preistoriche e protostoriche. Lo studio è stato rivolto in particolare al Nord Sardegna dopo una serie di sopralluoghi e altrettante rilevazioni nei principali siti nuragici che ricadono nella competenza giuridica e territoriale della Soprintendenza per i beni archeologici di Sassari e Nuoro. L’associazione culturale Aristeo e la Società astronomica turritana sono organismi con personalità giuridica attivi, rispettivamente dal ‘95 e dal ‘99, sul versante della ricerca scientifica che svolgono in associazione e concorso con istituzioni pubbliche e private.

Fonte: http://www.sassarinotizie.com

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