Sarà nella notte tra il 15 e il 16 dicembre che la cometa C/2011 W3, meglio conosciuta come Lovejoy, raggiungerà il suo oggetto di attrazione, il Sole, sfiorandolo a solo 140.000 km di distanza. Ma a quel punto il suo cuore ghiacciato, grande come una piramide egizia (200 metri), non reggerà al calore di quell’incontro e, con ogni probabilità, si vaporizzerà in una nube di polvere e vapore che rifletterà parecchia luce solare.
Scoperta con un telescopio terrestre da un vero cacciatore di comete, l’astronomo dilettante australiano Terry Lovejoy, l’annuncio del suo avvento è stato dato il 2 dicembre scorso, proprio il giorno in cui la sonda SOHO (Solar & Heliospheric Observatory, una missione congiunta NASA/ESA) celebrava i 16 anni dal lancio. Per questo motivo Lovejoy è stata ribattezzata “la cometa del compleanno” e si preannuncia un regalo davvero speciale.
Appartiene al gruppo di Kreutz, un insieme di comete che si sarebbero originate dalla frammentazione di un’originaria cometa di grandi dimensioni durante il suo primo passaggio attraverso il sistema solare interno, e che costituiscono la maggior parte delle sungrazer, le comete “radenti” che, passando in prossimità del sole, vengono in tutto o in parte disgregate dal suo calore.
Le sungrazer sono oggetti affatto rari, tanto che SOHO ne scopre in media una ogni tre giorni, ma C/2011 W3 è diversa: è stata avvistata prima da Terra che dallo spazio, per la prima volta dopo oltre 40 anni, e questo significa che nel suo abbraccio incandescente può diventare brillante, molto brillante. Magari non fino a essere visibile a occhio nudo accanto al sole schermato, come successe con la cometa Ikeya-Seki nel 1965, ma almeno da diventare la cometa radente più luminosa vista da SOHO nella sua onorata carriera. Gli appassionati possono seguire lo spettacolo sul sito Sungrazer e su quelli dei satelliti SOHO e STEREO.
Fonte: http://www.media.inaf.it
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